Dragon Age: Veilguard è una bomba per i fan sfegatati di Dragon Age e anche per i nuovi giocatori. Questo nuovo capitolo è una combinazione esplosiva di battaglie ad alto rischio, personaggi super dettagliati e ambientazioni mozzafiato che ogni appassionato di RPG sogna. BioWare ha puntato tutto sul classico sistema di combattimento di gruppo, ma con una novità: puoi avere solo due compagni alla volta. Questo significa che la pressione è altissima! Ogni combattimento è teso e pieno di azione, e mentre non controlli ogni singolo movimento dei compagni, sei costantemente impegnato a cambiare abilità e combo. È tattico ma veloce, e non c’è un attimo per distrarsi. Azzeccare una parata perfetta dà una soddisfazione assurda, soprattutto quando senti il suono della “rottura di vetro” che segnala l’impatto: pura adrenalina.
Il mondo di Veilguard finalmente esplora luoghi leggendari come l’Impero Tevinter, dove ogni angolo è oscuro, maestoso e minaccioso. BioWare ha davvero alzato l’asticella con la grafica questa volta: le foreste hanno una bellezza inquietante, le città riflettono la luce come in un dipinto, e non parliamo nemmeno della fisica dei capelli—finalmente i capelli dei personaggi hanno peso e movimento realistici, qualcosa che i fan di Dragon Age aspettavano da sempre! Questo rende l’esplorazione di questo lato oscuro di Thedas molto più coinvolgente, anche se alcuni spazi sono un po’ più lineari rispetto alle zone open-world di Inquisition
Ma i veri protagonisti sono i compagni di squadra. Ognuno di loro porta missioni di retroscena uniche e tanto spessore emotivo, che sia Davrin alle prese con l’adozione di un baby grifone o Neve determinata a cambiare la brutale città di Minrathous. E sì, c’è il romance—nello stile BioWare classico—ma questa volta è più intenso e significativo, e se sbagli scelta, te lo fanno notare! Hanno ridotto un po’ il dramma, ma fidati, l’alchimia si fa sentire
In definitiva, Dragon Age: Veilguard offre tutto quello che vuoi in un titolo della serie e anche di più. Con una storia piena di momenti ad alta tensione, gameplay fluido e una grafica stellare, ti terrà incollato allo schermo. I fan lo adoreranno, mentre i nuovi giocatori potrebbero aver bisogno di un’infarinatura sulla lore per goderselo al meglio, ma fa parte del divertimento immergersi in questo mondo
1. Gestione del party e combattimenti
- La scelta di limitare il party a soli due compagni ha generato opinioni contrastanti. Da un lato, offre un combattimento più snello e dinamico, ma dall’altro riduce il senso di strategia che molti fan adorano nella serie. Non è più possibile gestire ogni personaggio come un vero e proprio “team”, e per molti questo ridimensiona il feeling tipico di Dragon Age, in cui ogni compagno aveva un ruolo più tangibile e personalizzabile in battaglia
- Inoltre, alcuni critici sottolineano che la sconfitta del protagonista, Rook, determina immediatamente la fine della battaglia. Questo elemento rende i combattimenti più intensi, ma può risultare frustrante, soprattutto durante scontri con boss difficili
2. Riduzione delle opzioni di esplorazione
- A differenza di Dragon Age: Inquisition, dove le aree open-world permettevano un’esplorazione libera, Veilguard limita il giocatore a zone più ristrette e missioni lineari. Sebbene questo impedisca l’effetto “open-world fatigue”, per alcuni giocatori sembra una regressione e riduce il senso di avventura.
- Anche l’assenza di un sistema di gestione dell’inventario complesso e la mancanza di un limite di peso potrebbero far storcere il naso ai fan del gioco di ruolo tradizionale, sebbene renda il gameplay più fluido e meno ripetitivo
3. Sistema di relazioni e sviluppo dei personaggi
- Le interazioni con i compagni sono uno dei punti forti del gioco, grazie a un cast ricco e diversificato. Tuttavia, alcuni personaggi sono stati criticati per la loro eccessiva “prontezza” a confidare i loro problemi, il che toglie un po’ di realismo alla costruzione dei rapporti
- I miglioramenti nella grafica e nella resa espressiva dei personaggi sono notevoli: i volti dei compagni sono incredibilmente dettagliati, anche se alcune animazioni facciali risultano ancora un po’ rigide e non all’altezza delle aspettative dei fan
4. Scelte morali e decisioni narrative
- Le decisioni del giocatore durante Veilguard hanno un impatto sulla trama, ma BioWare sembra ossessionata nel voler sottolineare le conseguenze di ogni scelta. Questo può spezzare il ritmo narrativo, facendo sembrare che il gioco abbia quasi “paura” che le decisioni passino inosservate. Inoltre, le scelte di personalizzazione del background del protagonista sono state drasticamente ridotte rispetto ai giochi precedenti, il che potrebbe deludere i fan della personalizzazione narrativa
5. Prestazioni e qualità visiva
- Graficamente, Veilguard riesce a brillare grazie a uno stile visivo etereo e all’implementazione del ray-tracing, che rende gli ambienti più vivi e spettacolari. Tuttavia, non è perfetto: in alcune aree particolarmente ricche di dettagli, come le foreste di Arlathan, si verificano cali di frame rate e problemi di stabilità anche con PC potenti
- A livello di design, i Darkspawn sono stati ridisegnati e hanno perso parte del loro fascino “horror”, risultando poco spaventosi e fin troppo facili da affrontare, il che riduce la sensazione di minaccia che rappresentavano nei capitoli precedenti
6. Colonna sonora e audio
- La colonna sonora è eccezionale e vede la partecipazione di Hans Zimmer e Lorne Balfe, che hanno creato un tema principale capace di immergere i giocatori nelle atmosfere epiche e oscure di Veilguard. Anche l’audio dei combattimenti è ben realizzato, ma molti si aspettavano una maggiore cura nei dialoghi, soprattutto per la sincronizzazione labiale
Conclusioni
Dragon Age: Veilguard si presenta come un’avventura che riesce a catturare l’essenza dell’universo di Dragon Age, ma senza esplorare pienamente le potenzialità che questo mondo offre. La narrazione è avvincente e ben scritta, e i personaggi sono affascinanti, ma il gioco manca in alcuni aspetti di profondità e originalità, soffrendo talvolta di un’eccessiva linearità. La grafica e il design, pur non innovativi, riescono comunque a creare un’atmosfera coerente e suggestiva. Per i fan della serie, Veilguard rappresenta un’esperienza piacevole, ma potrebbe lasciare insoddisfatti coloro che cercano novità o una maggiore libertà d’azione.