La musica nei videogiochi è una forma d’arte che ha saputo evolversi nel tempo, diventando sempre più centrale nell’esperienza del giocatore. Da semplici motivetti 8-bit a complesse orchestrazioni sinfoniche, le colonne sonore non si limitano più a essere un elemento di supporto: oggi sono protagoniste, capaci di emozionare, ispirare e restare impresse nella memoria collettiva.
Non si tratta solo di accompagnamento sonoro: la musica nei videogiochi è in grado di guidare le emozioni del giocatore, sottolineando momenti epici o tragici, esaltando l’esplorazione o accrescendo la tensione in uno scontro decisivo. Uno studio pubblicato su Psychology of Music ha dimostrato che le colonne sonore influenzano significativamente l’immersione e la risposta emotiva del giocatore, al punto da migliorare la memorizzazione degli eventi di gioco. Non è un caso che brani come “Zelda’s Lullaby” o il “Halo Theme” siano riconoscibili anche da chi non ha mai giocato ai titoli originali.
Pietre miliari della storia videoludica

Le seguenti colonne sonore hanno segnato generazioni di giocatori, diventando simboli immortali:
- Super Mario Bros. (1985): Il geniale Koji Kondo ha creato melodie che hanno definito il concetto stesso di musica nei videogiochi. Un articolo di The Guardian (2020) , definito il tema principale di Super Mario Bros. “l’equivalente moderno di una ninna nanna universale”, sottolineando come la sua semplicità melodica nasconda una struttura ritmica studiata per incoraggiare il movimento del giocatore. In effetti, Kondo progettò la musica affinché si sincronizzasse con i salti di Mario, contribuendo all’interazione tra audio e gameplay in un modo allora rivoluzionario.
- The Legend of Zelda (1986): Ancora Kondo, con brani epici che immergono il giocatore in avventure senza tempo. La musica di The Legend of Zelda è stata analizzata in “Music in Video Games: Studying Play” (2014), dove si evidenzia come le sue composizioni guidino l’esplorazione e creino un senso di scoperta. Inizialmente, il tema principale del gioco doveva essere una versione di Bolero di Maurice Ravel, ma per problemi di copyright Kondo compose in una notte quello che sarebbe diventato uno dei brani più iconici della storia videoludica.
- Final Fantasy (1987 e oltre): Nobuo Uematsu ha composto tracce potenti e commoventi, come “To Zanarkand” o “One-Winged Angel”. La rivista Forbes (2021) ha inserito Uematsu tra i 10 compositori più influenti della storia dei videogiochi, paragonandolo a John Williams per la sua capacità di fondere leitmotiv e narrazione. La particolarità del suo lavoro sta nella fusione di musica orchestrale e sonorità elettroniche, un connubio che ha reso le colonne sonore di Final Fantasy delle vere e proprie sinfonie digitali.
- Halo (2001): La coralità imponente di Martin O’Donnell ha stabilito nuovi standard per l’immersione cinematografica nei videogiochi. In un’intervista a IGN (2012), O’Donnell ha rivelato che il tema di Halo è stato ispirato dal canto gregoriano, per evocare un senso di sacralità e mistero. La storia racconta che la melodia principale fu composta in pochi minuti, il giorno prima della presentazione ufficiale del gioco, e registrata con un coro improvvisato di quattro cantanti.
- Journey (2012): La colonna sonora di Austin Wintory è stata la prima nella storia a ricevere una nomination ai Grammy Awards. Wintory, in un TED Talk (2016), ha spiegato come la musica di Journey sia stata concepita per “respirare insieme al giocatore”, adattandosi dinamicamente alle sue azioni. L’uso del violoncello come strumento principale simboleggia il viaggio solitario del protagonista, mentre gli arrangiamenti orchestrali si espandono man mano che il giocatore interagisce con altri viandanti.
- The Secret of Monkey Island (1990): La colonna sonora di Michael Land è un capolavoro di umorismo e atmosfera caraibica. Le melodie in stile synth-calypso, come il celebre “Main Theme”, definiscono l’irriverente spirito piratesco del gioco. Land rivelò in un’intervista a PC Gamer (2018) di essersi ispirato a “musiche da resort anni ’50” per creare quel tono paradossale: epico ma grottesco. Oggi i suoi motivetti sono talmente iconici che la fan community organizza cover con steel drum ai festival gaming.
Eccellenze moderne

Le colonne sonore attuali testimoniano la crescita artistica dell’industria videoludica. Alcuni esempi notevoli includono:
- Red Dead Redemption 2 (2018): Woody Jackson ha creato una colonna sonora capace di catturare le emozioni di un racconto epico nel selvaggio West, intrecciando country, folk e orchestrazioni struggenti. Secondo Rolling Stone (2019), la musica del gioco “trasforma il paesaggio digitale in un personaggio a sé stante”, con brani che cambiano in base alle scelte del giocatore. Particolarmente memorabile è “Unshaken” di D’Angelo (no non è Nino d’Angelo), inserita in una scena cruciale del gioco: la canzone è diventata un fenomeno culturale, con oltre 50 milioni di stream su Spotify.
- Octopath Traveler (2018): Yasunori Nishiki ha realizzato una partitura orchestrale che omaggia i classici JRPG, dando un’identità musicale a ciascun personaggio. Un dettaglio curioso: ogni protagonista ha un tema con strumenti specifici (es. il violino per Primrose, simbolo della sua eleganza tragica).
- The Last of Us Part II (2020): Gustavo Santaolalla, vincitore di Oscar, ha arricchito l’opera con brani intensi e minimali. Ha spiegato in un podcast di Wired (2020) come abbia usato strumenti non convenzionali, come il ronroco, per creare un suono “crudo e viscerale”. La traccia “Allowed to be Happy” è un capolavoro di speranza e dolore, con sole 12 note ripetute che racchiudono l’essenza del gioco.
- Elden Ring (2022): La grandiosa colonna sonora eleva l’epicità e la maestosità del titolo. Secondo Eurogamer (2022), la musica di Elden Ring è una fusione tra cori sinfonici e influenze dark ambient, progettata per aumentare la tensione durante i combattimenti contro i boss. Il tema di Radahn, con il suo coro latino distorto, è considerato una delle composizioni più inquietanti della saga.
Tesori nascosti da non perdere

Anche nel mondo indie si trovano autentici gioielli musicali:
- Hollow Knight: Christopher Larkin bilancia malinconia e mistero in un mondo intricato. La traccia “City of Tears” accompagna il giocatore con una pioggia virtuale e un pianoforte ipnotico, diventando una delle musiche più amate della comunità.
- Celeste: Lena Raine trasforma la musica in uno strumento emotivo, enfatizzando i momenti chiave del viaggio del protagonista. Il brano “Resurrections” usa un synthwave pulsante per rappresentare la lotta contro l’ansia, con un climax che ha commosso milioni di giocatori.
- Cuphead: Kris Maddigan offre un’esperienza sonora che viaggia nel tempo con una partitura jazz anni ’30. Ogni boss ha un tema musicale unico, registrato con strumenti originali dell’epoca, come il theremin per il livello spaziale.
La musica videoludica dal vivo
Le colonne sonore non si limitano più allo schermo: oggi i concerti dedicati alla musica dei videogiochi stanno conquistando il mondo. Eventi come The Legend of Zelda: Symphony of the Goddesses o le esibizioni dedicate a Final Fantasy e Red Dead Redemption 2 portano l’esperienza a un nuovo livello.
Secondo un report di Statista (2023), i concerti di musica videoludica hanno registrato un aumento del 40% di partecipazione negli ultimi 5 anni, diventando un fenomeno culturale globale. Nel 2022, il concerto di Final Fantasy alla Royal Albert Hall di Londra ha esaurito i biglietti in 15 minuti, dimostrando l’appeal trasversale di queste composizioni.
Il futuro della musica nei videogiochi promette innovazioni incredibili: dall’uso dell’intelligenza artificiale per generare colonne sonore dinamiche in tempo reale alle esperienze immersive della realtà virtuale, la colonna sonora videoludica continua a espandere i suoi orizzonti, consolidando il suo ruolo nella storia dell’intrattenimento digitale. Giochi come Hellblade II stanno già sperimentando audio 3D binaurale per creare un’esperienza uditiva senza precedenti, mentre progetti come AI Dungeon esplorano la generazione algoritmica di musica contestuale.
Comunque ascoltatevi questa super song: