Domani, 11 aprile, si apre il Torino Comics 2025 al Lingotto Fiere, e io sono ancora indeciso se partecipare. Non è una questione di mancanza di interesse, ma di delusioni accumulate negli ultimi anni. Le fiere del fumetto e del gaming, un tempo luoghi di scoperta e condivisione, si sono trasformate in macchine commerciali dove l’entusiasmo viene spesso sostituito dallo scontrino.

Da Tesori a Trappole: Il Declino dei Gadget e delle Occasioni

Ricordo quando, anni fa, alle fiere si trovavano gadget strani, edizioni limitate, spille e portachiavi distribuiti gratuitamente (o quasi) dalle case editrici. Oggi? Quella roba la vendono a prezzi assurdi nelle bancarelle, e spesso scopri dopo che su AliExpress o Temu le stesse cianfrusaglie costano un decimo.

Paghi il biglietto d’ingresso, poi ti accorgi che il vero affare è stare a casa e ordinare online.

E le case editrici italiane? Che fine hanno fatto le chicche introvabili, gli sconti speciali o almeno un omaggio decente per chi si presenta in fiera? La Bonelli, per esempio, potrebbe offrire qualcosa di esclusivo invece di vendere gli stessi albi che trovi in edicola, allo stesso prezzo. Ma no, niente.

Autografi a Pagamento: Quando il Fan Service Diventa Business

Ricordo quando, nel lontano Lucca Comics 2005 incontrai George R.R. Martin—sì, quel ciccione geniale de Il Trono di Spade—prima che la serie TV lo trasformasse in un’icona globale. All’epoca i suoi libri erano una chicca per pochi nerd come me, ,e lui, seduto a un tavolo senza troppa fila, mi firmò gratis una stampa da locandina dell’ultimo libro uscito A Feast for Crows
Ci scambiammo due parole, e gli chiesi“quando esce il prossimo?” ( ho portato sfiga, gli ho fatto passare la voglia di scrivere). Nessun biglietto a 50€, nessun bodyguard che ti cronometra, nessun pacchetto “Premium Selfie Experience”.

Oggi? Se vuoi la firma di un autore o di un attore, preparati a svuotare il portafoglio. Paghi per la coda veloce, paghi per la foto, paghi persino per il privilegio di guardarli negli occhi per più di tre secondi. E il bello è che spesso manco sono loro a decidere i prezzi, ma gli organizzatori che ci marciano sopra.

Che fine ha fatto il piacere di conoscere davvero chi ammiri, invece di fare la fila come in uno sportello bancario? Martin, almeno, poi ha avuto la decenza di abbandonare la scrittura per il vino— ma oggi, probabilmente, ti farebbe pagare pure per assaggiargli la riserva personale di Tavernello.

Capisco che gli ospiti abbiano un valore, ma trasformare ogni interazione in un POS ambulante toglie magia all’esperienza.

Milan Games Week 2024

Lucca, Roma, Milano: Qualche Eccezione (Ma Poche)

L’unica fiera che ultimamente mi ha sorpreso positivamente è stata la Games Week di Milano, non tanto per il gaming (dove Nintendo e Sony sembrano allergiche a regalare qualcosa di decente), ma per la quantità di gadget random sparsi ovunque.

Peccato che fossero per lo più cracker, deodoranti e shopper di stoffa di marche che con i fumetti non c’entrano nulla. Inoltre era allestita ben allestite con attori e scenografie da cinema (Resident Evil, Star Wars, ecc..) e c’erano molte aree in cui poter giocare ai videogiochi.

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Perché in Italia le grandi aziende (intendo proprio Nintendo, Sony, Bandai) non portano mai edizioni limitate, merchandise inedito o almeno un portachiavi carino? All’estero succede, da noi sembra che il massimo della generosità sia un volantino pieghevole.

Tokyo Games Show 2024

Torino Comics 2025: Cosa Aspettarsi?

Tornando all’evento di domani, il programma offre autori di rilievo:

  • Mirka Andolfo (autrice del manifesto ufficiale)
  • Giorgio Cavazzano (leggenda di Topolino)
  • Fumettibrutti (con reading dal suo ultimo lavoro)
  • Peter Gadiot (Shanks della serie One Piece live action)
  • Cristina D’Avena (concerto sabato 13 aprile ore 18:00)

Sarà un’occasione per incontrare grandi nomi, ma temo che, come al solito, l’aspetto commerciale prevalga su quello autenticamente fan-friendly. Se deciderò di andare, sarà più per l’atmosfera che per le “offerte”.

Qui trovi il sito ufficiale dell’evento per info su biglietti e orari: torinocomics.com

Conclusione: Le Fiere Hanno Ancora un’Anima?

Forse sono diventato cinico, ma credo che molte fiere abbiano smesso di essere eventi per appassionati per diventare supermercati a tema.

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Se ci vai, fallo per gli incontri, per l’energia della comunità, sono sempre solo quelle che salvano il mondo, ma non aspettarti grandi regali. E soprattutto: controlla prima i prezzi online, perché quella spilla “esclusiva” probabilmente su Temu o Alibaba costa meno della metà, e no non è originale manco quello che trovi alla fiera.